L'offerta illimitata di Ethereum e il limite di 21 milioni di Bitcoin: in che modo l'emissione influisce sulle monete?
Ethereum e Bitcoin sono davvero differenti. Clicca qui e scopri come e perché questo influisce sul valore delle monete.

Cos’è che rende le criptovalute come Bitcoin così preziose? Questa è una legittima domanda che, in tantissimi casi, potrebbe essere posta anche per quel che riguarda la valuta fiat ordinaria. Perché, ad esempio, una singola moneta può assumere il valore idoneo per poter essere scambiata per un caffè? Perché qualcuno, chissà dove, lo ha stabilito. Ecco perché.
Certo, la risposta magari non è proprio questa, ma c’è una porzione di verità in questa frase. Migliaia di anni fa sono stati assegnati determinati valori all’oro e all’argento a causa della loro fornitura limitata, e così sono state coniate monete con un valore speculare a quello dei metalli in esse contenuti. Da quel momento, i paesi hanno posto allo stesso modo un valore simbolico alle banconote, con una domanda e un’offerta che sono alla base del valore delle valute.
Il caso Bitcoin
Circa 10 anni fa, quando Bitcoin è stato creato, questo stesso principio è stato applicato alle valute digitali. Proprio come con l’oro e l’argento, è stato deciso che Bitcoin avrebbe avuto una offerta circolante limitata, con un massimo di 21 milioni. Questa emissione limitata, insieme con la possibilità di essere trasferita, trasportata e di non essere copiata, ha generato una moneta che possiede un valore intrinseco.
Il motivo per cui il prezzo di Bitcoin è così alto, dunque, è dovuto dal fatto che questo limite nell’emissione rappresenta una copertura contro l'inflazione. L'aumento della domanda non farà mai espandere Bitcoin oltre i 21 milioni di token e, anche se il prezzo di mercato continua a salire, l'offerta diminuirà gradualmente ogni quattro anni (questo è un processo noto come "halving"). In questo modo i possessori di Bitcoin detengono una moneta il cui valore può aumentare ogni qual volta l'offerta diminuisce.
Il caso Ethereum
Dopo aver compreso questo, chiunque potrebbe presumere che la domanda e l’offerta limitata siano gli unici fattori alla base degli aumenti di prezzo delle criptovalute. In realtà non funziona così, e l’”altcoin” Ethereum ne è la prova. A differenza di Bitcoin, Ethereum non possiede un’offerta limitata, e una grande fetta del suo valore è collegata al costo delle “gas fees”. Poniamo il caso, per esempio, che un possessore di ETH voglia trasferire un token; in questo caso l’utente deve utilizzare ETH anche per pagare le commissioni di transazione alla rete. È, quindi, questo che fornisce alla moneta un criterio in grado di influenzare la domanda di mercato.
Anche la speculazione giocherà un ruolo importante per il valore di Ethereum. Con l’imminente merge verso Ethereum 2.0, tanti investitori acquisteranno e custodiranno ETH come scommessa sul futuro successo della rete, nonché sulla sua adozione come valuta di massa. In questo modo, acquistare ETH significa investire in un settore in continua espansione all’interno di internet.
È interessante notare, inoltre, che il merge in programma modificherà le politiche monetarie di Ethereum, con un’emissione annuale di ETH che verrà diminuita fino al 90%. Questo, a sua volta, è stato concepito per rendere Ethereum una valuta deflazionaria, con una quantità di token soggetti a burn maggiore rispetto a quella di token creati.
Con le giuste condizioni di mercato, questo potrebbe aiutare il token ad aumentare il proprio valore. Dando per scontato che il prezzo di Ethereum rende la moneta la seconda migliore nel mercato delle valute digitali, molti esperti immaginano che questo potrebbe essere un fattore decisivo per il suo aumento rispetto a Bitcoin.
FAQ
Come funziona l’emissione di Bitcoin?
Uno dei modi più popolari alla base dell’emissione di nuovi BTC è un processo noto come “mining”. Questo coinvolge un certo numero di utenti che svolgono complessi algoritmi in modo da convalidare blocchi e crearne di nuovi. Il “vincitore” di questa competizione viene ricompensato con più BTC.
Come funziona l’emissione di Ethereum?
Proprio come Bitcoin, il mining è una delle modalità che consentono di ottenere nuovi ETH, ma ciò sta per cambiare. Con la transizione da POS (Proof of stake), i minatori diventeranno validatori, con la conseguenza che dovranno depositare un certo quantitativo di ETH per poter essere scelti in maniera casuale per confermare una transazione. Proprio come con il vecchio sistema, ad ogni modo, gli utenti guadagneranno ETH come ricompensa per il lavoro svolto.
Esistono altri modi per guadagnare ETH e BTC?
Certo, sia BTC che ETH possono essere acquistati su exchange di criptovalute, con la possibilità di trattenerli o di scambiarli nel caso in cui i prezzi di mercato aumentino.
Cosa accadrà quando i BTC raggiungeranno i 21 milioni?
Una volta emesso il massimo numero di BTC, non ne saranno più creati. Questo significa che i minatori potranno generare profitto solo attraverso le commissioni per la convalida sulle transazioni. Le transazioni in Bitcoin continueranno ad essere organizzate in blocchi, ma non sarà più possibile fornire ricompense per la convalida.
Bitcoin ed Ethereum diventeranno i nuovi oro e argento?
Sebbene le previsioni siano tante, è probabile che BTC ed ETH verranno utilizzati in maniera sempre più comune, specialmente se si considera la progressiva digitalizzazione del mondo. Gli esperti prevedono che, entro 10 anni, entreremo nella fase Web3 di internet, in cui potenzialmente le criptovalute prenderanno il posto della tradizionale valuta fiat.